Attimi di Silenzio "Le mie poesie nascono nell'esperienza del Silenzio che mi porta a momenti di contatto con il Vuoto. Vivere il silenzio significa dare attenzione al mistero che permea la nostra esistenza, significa dare valore alla vita che con noi è stata generata da questo stesso mistero. Il Silenzio è un’esperienza che porta a uscire dalla logica del visibile. Nella logica del visibile c'è solo apparenza, dove la storia non è quella che è. Vengono soffocate tradizioni e vicende per essere trasformate in racconti senza senso. Non c'è rispetto per la vita, e questo produce sofferenza, sia agli esseri umani, sia alle altre creature. Viene soffocato il richiamo al trascendente che ognuno porta dentro, e di conseguenza viene negato l'accesso a una libera conoscenza. Nel Silenzio cambia la percezione del senso della vita. Cambiano le prospettive con cui si vive nel visibile e si cerca coerenza con la sua armonia. Non è accettabile la sofferenza. Non è accettabile essere turlupinati con storie e sistemi che prevalgono sulla libertà dell'individuo. Non è accettabile che venga spenta la nostra eternità interiore. Le poesie divengono quindi provocazioni. Sassi gettati nello stagno dell'indifferenza. Sono dei pretesti per scuotere dall'abitudine della logica del visibile e portare al senso dell'invisibile che si rivela nel silenzio. Le mie poesie parlano dell'uomo e dei suoi compagni di viaggio, gli animali. Parlano del rapporto con il mistero che permea l'esistenza." Giancarlo Barbadoro
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