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Le Poesie del Vuoto

IL SOGNO DEGLI SCHIAVI

Dio...

Se non fosse troppo umiliante
chiederlo...
come vorrei riposare anch'io.
Come vorrei trovare il tempo per oziare
e fare all'amore.
Come vorrei perdermi per i campi
a correre libero
per provare di essere vivo...

Ma taccio com'e' mio destino
Perche' non posso chiedere.
Non mi e' dato di essere libero.

Trascino l'aratro
sotto il sole.
L'hanno fatto
mia madre e mio padre
prima di me.
Tacendo la loro umiliazione.

Il vento e' lieve.
Una brezza di consolazione
placa per un attimo la sete.

Aspetto che venga sera
quando chiuso nella stalla
affondero' nel pietoso sonno
a sognare...
Insieme a migliaia e migliaia
di altri schiavi
che aggiogati agli aratri
hanno creato
il mondo dell'uomo.


 

 

 

 

 


Web credits  
© Giancarlo Barbadoro