CLYPEUS N° 5 - 1964
I costruttori dei dischi volanti
I « costruttori » di Dischi Volanti ci sono accanto, tra i compagni di lavoro, tra la folla della strada o seduti vicino a noi in un cinema della periferia. Essi vivono nel nostro stesso palazzo, camuffati da studenti, da operai o da placidi pensionati, oppure da distinti professori o da severi vigili urbani. Accanto a noi, ovunque, possiamo trovare un «costruttore» di Dischi Volanti. Quel signore distinto che vediamo ogni giorno sul tram, forse è uno dei tanti che alla sera scende nel suo laboratorio intimo e inviolabile del suo « io » per chiudersi ermeticamente nello studio di un suo « progetto ». Ecco chi può essere un « costruttore di dischi », uno dei tanti impostori che un giorno ha detto o dirà di aver visto passare su di lui, alto nel cielo, un oggetto volante di forma circolare e di origine sconosciuta. Quanti giornali hanno riportato e riportano ancora notizie del genere, ingannati da questi abili impostori! Premettiamo, categoricamente, che ciò non vuol dire che i « Dischi » non esistano — poiché non neghiamo che, oltre alle indiscutibili segnalazioni dei radar, anche alcune persone, tra le innumerevoli testimonianze, hanno detto la verità — ma vogliamo semplicemente portare un po' d'aria purificatrice tra il lezzo delle menzogne che si sono accumulate in questi ultimi anni per merito di « esaltati », senza alcun rispetto per la verità. Questi individui hanno calpestato i confini della realtà con il gettare in pasto alle folle articoli sudici, ottenendo come unico risultato: disgustare il lettore e riempire le loro tasche con il denaro carpito a qualche giornale facilone. Quante persone oneste e dabbene si sono interessate agli U.F.O.? Quanti, inseguendo una realtà concreta e dopo essersi affidate alla direzione « esperta » di qualche associazione Ufologica, si sono staccati da questi gruppi, storditi e con la convinzione di avere a che fare con dei pazzi? L'atmosfera che aleggia nelle riunioni di certi gruppi, sa di folle misticismo, di sporca politica e di turpe stregoneria. Vi sono purtroppo persone che difendono queste posizioni, giurando e spergiurando come degli ossessi che i Dischi Volanti sono pilotati da esseri soprannaturali —o addirittura da puri spiriti — che segnano determinate mire politiche (dai fini per lo più illogici) o meglio ancora che i Dischi non siano niente altro che fenomeni medianici. Pura follia, i Dischi Volanti sono una realtà concreta. Costoro, quando non trovano nessuno che dia loro retta, per procurarsi adepti o per convincere se stessi (come si può anche sospettare), combinano frettolosamente degli incontri o dei contatti telepatici con extraterrestri — tipo Play Boy — che depositano immancabilmente sulle loro spalle le solite rivelazioni che comportano gravissime e serie responsabilità. Altri ricevono continuamente, dettati dal solito « comandante di flotta spaziale », messaggi di capitale importanza per l'umanità. Ed è buffo come questi extraterrestri, che tutto possono, per misteriose ragioni loro, non possono invece mandare direttamente i messaggi ai governi interessati. Ci sono poi ancora anche quelle persone dal volto chiaro e onesto che forniscono — ai loro uditori — fotografie su fotografie, per dimostrare che l'incontro cosmico è avvenuto realmente, ma purtroppo queste fotografie sono sempre sfocate: « Capirete, l'emozione, mi ha fatto sbagliare la posa ». Con queste brevi e semplici parole, essi credono di aver dimostrato la loro reale presa di contatto con piloti provenienti dalle più lontane galassie, ignorando che qualsiasi persona di buon senso sa che tutto si può far vedere con una fotografia, specialmente se sfocata. Ecco in realtà chi sono i « costruttori di Dischi Volanti ». Ecco in quale guazzabuglio si deve muovere chi cerca la verità. Ecco i responsabili dell'ilarità e dello scherno di cui vanno oggetto i seri ricercatori U.F.O. Ecco quali sono le persone da segnare a dito, per poter gridare, dietro a loro e a Squarciagola: « Dagli all'untore! ». Giancarlo Barbadoro
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