Non conosco il destino di mio figlio  Crescerà  Per lui vorrei un destino migliore  del mio.  Quando sono venuti gli inverni  L'ho protetto contro di me  Quando era malato Gli ho dato coraggio.
Mio figlio crescerà  Quando mio figlio avrà la mia età...  Quando mio figlio avrà la mia età...  Cosa sarà di lui...  Gli ho promesso un infinito sole.  Gli ho promesso il limite  dell'orizzonte  dei verdi campi  Gli ho promesso che esisteva il futuro  Per renderlo felice. 
Ma mio figlio crescerà...  Ma mio figlio crescerà... 
Verranno un mattino  a prendermi.  E non ci sarà più futuro...  E non ci sarà più futuro...  Mi prenderanno per portarmi lontano  Come tanti che non sono più ritornati 
E mio figlio crescerà 
Nessuno potrà raccontargli favole  che gli raccontino che esiste il futuro.  Nessuno è più tornato sui verdi prati  su cui siamo nati e abbiamo  vissuto e amato.  Nessuno potrà ricordarmi  perchè non ci sarà più nessuno  a ricordare.  Solo figli cresciuti  che metteranno al mondo altri figli  a cui raccontare  fiabe di un futuro  che non vedranno mai.  Che non vedranno mai... 
Mio figlio crescerà  Non conosco il destino di mio figlio  Non c'è destino per mio figlio...  Non c'è destino per nessuno.  Ma perchè tutto questo?  Chi ha voluto questo mondo senza fine?  Chi ha voluto questo mondo senza destino?  Chi ci ha tolto il diritto  di poter vivere e morire  secondo il nostro divenire?  Chi sono questi dei   che ci rubano via la vita? 
Guardo all'infinito verde del prato  che segna i confini del mio mondo  per scorgere una risposta.  Per scorgere il significato  di questo orrore.  Sono in attesa dei nostri dei  che mi verranno a prendere  sotto gli occhi di mio figlio  per essere portata lontano. 
Mio figlio crescerà  senza destino.  Come me.  Come noi.  Senza storia.  Senza ricordi di ciò che è stato.  Senza destino di ciò che avrebbe potuto essere.  Sino a quando gli dei   verranno a prendere anche lui  per portarlo nell'oblio  spero della morte.  Per liberarlo dall'orrore per sempre.  Per dimenticare di essere vissuti. 
Sotto gli zoccoli  sento la morbida terra  del mio breve mondo.  Vado verso il filo spinato  che mi separa dall'orizzonte.  Lentamente  Cerco la pace. 
Trovo rassegnazione.  Ma il dolore nel mio petto  sembra essere più forte.  Cerco la pace  nel silenzio del tutto.  E aspetto. 
 
  
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