Le Poesie del Vuoto

IL DIO DEGLI UOMINI

Nello sguardo immobile
di un cielo azzurro
che previene la notte stellata
mi chiedo a chi dir grazie
del dono della mia vita.

Vorrei alzare una voce
per gridare la mia gioia
e ricambiare l'amore
di un dio sconosciuto
che ha creato questo mondo.

Ma non so a chi rivolgermi
Forse a qualcosa che è al di là
della portata delle galassie...

A un dio di amore infinito...

Forse al dio degli uomini
declamato dai profeti
portatori di verità trascendenti?

Un dio onnipotente
di eterno amore...

Ma come posso rivolgermi
a un dio d'amore che costringe l'uomo
a infrangere l'amore stesso
nei lucenti mattatoi
o nell'inferno di incredibili corride
incurante del dolore
di trepide madri
che vedono morire i loro figli.
Incurante dello sgomento
di spiriti saggi
che sanno guardare anch'essi
al misterioso silenzio del cielo...

Creature che testimoniano la vita
come noi
ma che hanno il torto
di essere di specie sbagliata.
Di non essere uomini...

E'a questo dio di amore infinito
che declamano i profeti
del mondo dell'uomo
che devo dir grazie della mia vita?
Un dio che si contraddice
sul significato della parola amore?

Perchè non ci ha dato
mani capaci
che rivolgendole al sole
ci permettessero di nutrirci
senza grondare di inutile sangue?

Un dio di amore infinito...

Ma forse mi rivolgo al dio
sbagliato...
Forse prego un dio
inventato dagli uomini
per giustificare
il proprio ego
e celebrare
la loro eterna solitudine.

Un dio di amore infinito... ?

Forse il dio che cerco
lo devo trovare in un altro modo.
I profeti insistono
nella loro verità delirante...
Ma dio ha mai veramente parlato agli uomini?

Perchè avrebbe insegnato
solamente il senso della violenza
dell'uomo sul cosmo
nel nome di una creatura prediletta?

Che dio può essere stato
quello che ha parlato ai profeti
senza insegnare
la dolcezza della via
che conduce l'uomo
al suo cospetto?

Forse qualcuno ci ha ingannato...

Forse c'è un altro,
un vero dio,
al di fuori di quello degli uomini
di cui nessuno ci ha mai parlato.