Nello sguardo immobile  di un cielo azzurro  che previene la notte stellata  mi chiedo a chi dir grazie  del dono della mia vita. 
Vorrei alzare una voce  per gridare la mia gioia  e ricambiare l'amore  di un dio sconosciuto  che ha creato questo mondo. 
Ma non so a chi rivolgermi  Forse a qualcosa che è al di là  della portata delle galassie... 
A un dio di amore infinito... 
Forse al dio degli uomini  declamato dai profeti  portatori di verità trascendenti? 
Un dio onnipotente  di eterno amore... 
Ma come posso rivolgermi  a un dio d'amore che costringe l'uomo  a infrangere l'amore stesso  nei lucenti mattatoi  o nell'inferno di incredibili corride  incurante del dolore   di trepide madri  che vedono morire i loro figli.  Incurante dello sgomento  di spiriti saggi  che sanno guardare anch'essi   al misterioso silenzio del cielo... 
Creature che testimoniano la vita  come noi  ma che hanno il torto  di essere di specie sbagliata.  Di non essere uomini... 
E'a questo dio di amore infinito  che declamano i profeti  del mondo dell'uomo  che devo dir grazie della mia vita?  Un dio che si contraddice  sul significato della parola amore? 
Perchè non ci ha dato  mani capaci  che rivolgendole al sole  ci permettessero di nutrirci  senza grondare di inutile sangue? 
Un dio di amore infinito... 
Ma forse mi rivolgo al dio  sbagliato...  Forse prego un dio  inventato dagli uomini  per giustificare  il proprio ego  e celebrare  la loro eterna solitudine. 
Un dio di amore infinito... ? 
Forse il dio che cerco  lo devo trovare in un altro modo.  I profeti insistono  nella loro verità delirante...  Ma dio ha mai veramente parlato agli uomini? 
Perchè avrebbe insegnato  solamente il senso della violenza  dell'uomo sul cosmo  nel nome di una creatura prediletta? 
Che dio può essere stato  quello che ha parlato ai profeti  senza insegnare  la dolcezza della via  che conduce l'uomo  al suo cospetto? 
Forse qualcuno ci ha ingannato... 
Forse c'è un altro,  un vero dio,  al di fuori di quello degli uomini  di cui nessuno ci ha mai parlato. 
 
  
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